STATUA DI CLEMENTE XII

In Piazza del Plebiscito spicca la statua che raffigura Papa Clemente XII (Lorenzo Corsini, 1652-1740, papa dal 1730 alla morte): eseguita dal berniniano Agostino Cornacchini, la poderosa opera, commissionata per 2500 scudi nel novembre 1737 per essere destinata al portico di S. Giovanni in Laterano a Roma, dove rimase poco meno di un anno, fu donata ad Ancona su suggerimento del nipote del papa, il cardinale Neri Corsini per valorizzare la figura del pontefice che aveva fortemente voluto l’ammodernamento del porto e della città, da lui affidati a Luigi Vanvitelli. La statua arrivò via mare ad Ancona nel febbraio 1738. Fu consegnata ufficialmente al conte Pietro Bonarelli, il cui grande palazzo si trovava in via Pizzecolli, come rappresentante del Comune.

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Verosimilmente il Vanvitelli, avuta notizia della partenza della statua per Ancona, e forse stimolato dal Cardinale Neri Corsini accolse il suggerimento di inserirla nel suo progetto dell’Arco Clementino, che era in via di completamento: l’opera infatti, nella veduta corografica del 1738 incisa da Giuseppe Vasi su disegno del Vanvitelli, è raffigurata nell’attico del monumento. Questa soluzione, tuttavia, non fu mai realizzata per l’enorme peso che avrebbe gravato sull’ Arco e per i rischi connessi alla sua conservazione in un ambiente così ventoso ed altamente salmastro. La statua fu quindi trasferita nell’attuale Piazza del Plebiscito dove fu posta provvisoriamente sulla nuda terra ai piedi della scalinata della chiesa dell’Incoronata allora officiata dai Domenicani (precedente all’attuale chiesa). Il disegno del suo basamento, delle balaustre e di una nuova scalinata fu realizzato dell’architetto romano Giambattista Bartoli, frate carmelitano, i cui lavori furono completati nell’ agosto del 1739. La sistemazione della scalinata con le due rampe di accesso laterali si devono all’architetto Pietro Zara (1817) che fu chiamato a restaurare statua e allestimento dopo i danni inferti durante l’invasione francese.